mercoledì 13 giugno 2012

Chi era il pioppo maestoso?

Nella casa che abitavo da bambina, un enorme pioppo dominava la 'corte'. Era una presenza solida, rassicurante, amica. Sorgeva in un angolo dell'aia, quello di nord-ovest, così da non ombreggiare mai il selciato nelle ore del giorno, ma è cresciuto con una chioma inaspettatamente globosa che ne copriva ugualmente qualche metro quadrato.
Mostrava la sua maestosità soprattutto nel buio delle notti estive. Ai miei occhi diventava un gigante nero che parlava con il suo stormire. Spesso sussurrava, a tratti si arrabbiava ma in breve tornava tranquillo. Altre volte rideva, oppure sospirava. Non mi sembrava mai veramente mesto, magari a volte brontolava per il caldo o per qualche pipistrello noioso. Proprio la sera, nel silenzio profondo della campagna, lui era più vivo e chiacchierone che mai. E noi, talvolta seduti fuori a prendere il fresco, parlavamo piano, per non infrangere troppo quella pace silenziosa che apparteneva a lui.
Dopo molti anni è stato tagliato  e sulla corte si è aperto uno squarcio di nudo cielo.

6 commenti:

Annachiara ha detto...

la letteratura offre una visione sul mondo che penetra l'essenza delle cose.

Remo ha detto...

L'essenza delle cose è una nostra visione letteraria

Annachiara ha detto...

é una visione che dovrebbe guidare le nostre azioni da qualche parte, non trovi?

Annachiara ha detto...

trovi o non trovi?

Remo ha detto...

eureka!

Anonimo ha detto...

ciao mamma,
il tuo blog è carino ma... te ghe tanta voja de fare.
tea:)